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Uno strumento fondamentale per cambiare la politica energetica e ambientale del nostro Paese verso la decarbonizzazione.
Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030 è uno strumento fondamentale che segna l’inizio di un importante cambiamento nella politica energetica e ambientale del nostro Paese verso la decarbonizzazione.
Il Piano si struttura in 5 linee d’intervento, che si svilupperanno in maniera integrata: dalla decarbonizzazione all’efficienza e sicurezza energetica, passando attraverso lo sviluppo del mercato interno dell’energia, della ricerca, dell’innovazione e della competitività.
L’obiettivo è quello di realizzare una nuova politica energetica che assicuri la piena sostenibilità ambientale, sociale ed economica del territorio nazionale e accompagni tale transizione.
La Posta Elettronica Certificata (PEC) ha lo stesso valore legale di una raccomandata tradizionale con avviso di ricevimento. Per certificare l'invio e la ricezione di un messaggio di PEC, il gestore di posta invia al mittente una ricevuta che costituisce prova legale dell’avvenuta spedizione del messaggio e dell’eventuale documentazione allegata. Allo stesso modo, il gestore invia al mittente la ricevuta di avvenuta (o mancata) consegna del messaggio, con precisa indicazione temporale.
E’ possibile consultare ed estrarre gli indirizzi PEC di qualsiasi ente pubblico grazie all’Indice delle Pubbliche Amministrazioni. Ogni PA ha l’obbligo di creare una casella PEC per ogni registro di protocollo e comunicare ciascun indirizzo all’AgID.
Il ruolo di AgID
La normativa PEC attribuisce all’Agenzia per l’Italia digitale le seguenti competenze:
definisce le regole tecniche e provvede al loro aggiornamento;
gestisce l’iscrizione e l’elenco dei gestori di posta elettronica certificata;
vigila e controlla le attività esercitate dai gestori iscritti nell’elenco.
La lista dei gestori PEC è disponibile nella pagina dedicata Elenco gestori PEC.
L’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), è la banca dati nazionale nella quale confluiranno progressivamente le anagrafi comunali.
ANPR è un sistema integrato che consente ai Comuni di svolgere i servizi anagrafici e di consultare o estrarre dati, monitorare le attività, effettuare statistiche, e diventa un punto di riferimento unico per l'intera Pubblica amministrazione e per tutti coloro che sono interessati ai dati anagrafici, in particolare i gestori di pubblici servizi.
Al 10 gennaio 2018 hanno completato il subentro 41 Comuni per una popolazione residente di 1.035.030 persone. Sono attualmente in fase di pre-subentro 989 Comuni.
ANPR allineando i dati toponomastici permette di concretizzare l'Anagrafe nazionale dei numeri civici e delle strade urbane (ANNCSU), strumento necessario a completare la riforma del Catasto.
Riferimenti normativi
Con le modifiche apportate all'art. 62 del Codice delle Amministrazioni Digitali si prevede che ANPR contenga, oltre ai dati anagrafici, l'archivio nazionale informatizzato dei registri di Stato civile e i dati delle liste di leva. Inoltre ANPR assicurerà ai Comuni un sistema di controllo, gestione e interscambio, puntuale e massivo, di dati, servizi e transazioni necessario ai sistemi locali per lo svolgimento delle funzioni istituzionali di competenza comunale. Per permettere la realizzazione dell'ANPR sono stati emanati:
il DPCM del 23 agosto 2013, n.109 con le modalità di funzionamento dell'ANPR;
il DPCM 10 novembre 2014, n. 194 che riporta:
modalità di subentro
campi relativi ai dati contenuti nell'ANPR
misure di sicurezza
servizi messi a disposizione dei Comuni
Dal 18 agosto 2015 è in vigore il nuovo Regolamento Anagrafico della popolazione residente che ha recepito le modifiche apportate dal DPR 17 luglio 2015, n. 126.
Soggetti promotori
Al progetto partecipano: il Ministero dell'Interno, AgID, Istat, Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) in rappresentanza dei Comuni, Centro Interregionale per i Sistemi informatici, geografici e statistici (Cisis) per le Regioni, Sogei in qualità di partner tecnologico.
Sono coinvolti nel progetto: le associazioni di categoria dei fornitori ICT di servizi demografici, l’Associazione Nazionale Ufficiali di Stato Civile e d'Anagrafe (Anusca), le PA maggiormente interessate a fruire dei dati contenuti in ANPR (come ad esempio l’Agenzia delle Entrate, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’INPS, l’INAIL, la Motorizzazione Civile).
Nel mese di agosto 2017, per dare impulso al progetto è stata istituita la figura del Program Officer che, sotto la supervisione del Ministero dell’Interno, coordina il piano delle attività di natura tecnica.
La Carta Nazionale dei Servizi (CNS) è uno strumento di identificazione in rete che consente la fruizione dei servizi delle amministrazioni pubbliche. La CNS non contiene la foto del titolare e non richiede particolari requisiti di sicurezza per il supporto plastico. La completa corrispondenza informatica tra CNS e Carta d'Identità Elettronica (CIE) assicura l’interoperabilità tra le due carte.
Per ulteriori approfondimenti: decreto 9 dicembre 2004.
La firma che consente di scambiare in rete documenti con piena validità legale.
La firma elettronica qualificata (FEQ) - o digitale - è il risultato di una procedura informatica, detta validazione, che garantisce l’autenticità, l’integrità e il non ripudio dei documenti informatici.
Possono dotarsi di firma digitale tutte le persone fisiche: cittadini, amministratori e dipendenti di società e pubbliche amministrazioni. È possibile rivolgersi ai prestatori di servizi fiduciari qualificati autorizzati da AgID che garantiscono l’identità dei soggetti che utilizzano la firma digitale.
Dal 2006, è inoltre possibile usare il formato di firma Portable Document Format (PDF): il sito web di Adobe System illustra le specifiche del formato PDF necessarie per lo sviluppo di ulteriori prodotti di verifica e generazione della firma digitale.
L’Agenzia per l’Italia Digitale mette a disposizione una guida per l’apposizione di firme e informazioni su documenti firmati, che illustra anche la firma in formato pdf (PAdES).