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Il 116000 è un servizio gratuito di segnalazione dei casi di scomparsa di bambini e adolescenti minorenni, riferiti al territorio nazionale, gestito in Italia dal ministero dell'Interno tramite l'associazione Telefono Azzurro.
Gli operatori del servizio, attivo 24 ore su 24, raccolgono le segnalazioni e inviano i dati alle Forze di Polizia competenti per territorio. Il 116.000 si può chiamare anche per segnalare il ritrovamento, o l'avvistamento di un ragazzo scomparso.
Per il cittadino, Infoline 02.02.02 rappresenta il principale punto di accesso alle informazioni e ai servizi del Comune ricevendo dagli operatori telefonici una rapida e chiara risposta ai quesiti e alle richieste, anche le più complesse.
Se si ritiene che un programma televisivo sia lesivo nei confronti dei minori, si può richiedere che il Comitato di controllo verifichi la sussistenza nel programma indicato di violazioni ai principi stabiliti dal Codice di Autoregolamentazione TV e Minori e richiedere che vengano adotttati i provvedimenti conseguenti.
Le segnalazioni vanno inviate secondo una delle seguenti modalità:
Tutte le segnalazioni e le richieste di intervento rivolte al Comitato devono riferirsi ad un programma trasmesso non oltre 40 giorni prima.
Le segnalazioni devono contenere :
• Il titolo del programma o indicazione atta alla identificazione
• L'emittente o il canale in cui è stato trasmesso e se emittente locale anche la località di ricezione
• La data di trasmissione del programma
• L'ora di trasmissione (è sufficiente segnalare la fascia oraria, se non si ricorda esattamente l'ora precisa).
Le segnalazioni sono ritenute valide se firmate o con indicazione completa del mittente. In caso di segnalazione telefonica è necessario fornire in modo esaustivo le informazioni richieste dall’operatore (emittente, programma, giorno, fascia oraria).
Se si desidera essere informati sull'esito finale della propria segnalazione è possibile indicare un proprio recapito (e-mail, fax o telefono).
Il Codice del consumo è stato emanato con il Decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, relativo al riassetto delle disposizioni vigenti in materia di tutela dei consumatori, che comprende la maggior parte delle disposizioni emanate dall’Unione Europea nel corso degli ultimi venticinque anni per la protezione del consumatore.
L’approvazione del Codice va considerata una svolta importante nella tutela dei consumatori italiani, soprattutto per la rilevanza che esso assume in termini di politica del diritto. Infatti finora, la disciplina dei rapporti di consumo era rimessa alla legislazione di settore che recepiva, a volte in modo disomogeneo, le direttive comunitarie.
Su questo scenario è intervenuta l’opera di riorganizzazione della delicata materia che, mediante il Codice, assume come filo conduttore le fasi del rapporto di consumo, dalla pubblicità alla corretta informazione, dal contratto, alla sicurezza dei prodotti, fino all’accesso alla giustizia e alle associazioni rappresentative di consumatori.
Con l’introduzione dell’articolo 140-bis, il Codice si è arricchito dell’ “azione di classe”, cioè della procedura dinanzi al Tribunale finalizzata all’ottenimento del risarcimento del danno in capo a ciascun componente del gruppo di consumatori danneggiati da un medesimo fatto.
Nel 2011 il Codice è stato modificato le norme introdotte con il Decreto legislativo 23 maggio 2011, n.79 (Gazzetta Ufficiale n. 129 del 6 giugno 2011 – s.o. n.139) in materia di multiproprietà e di turismo organizzato.
Il Decreto legislativo 21 febbraio 2014, n. 21 (in attuazione della direttiva 2011/83/UE sui diritti dei consumatori) ha introdotto maggiori informazioni precontrattuali per i consumatori, in particolare, nei contratti a distanza e negoziati al di fuori dai locali commerciali.
Nel 2015 il Codice del consumo è stato ulteriormente aggiornato con il Decreto legislativo 6 agosto 2015, n°130 (in attuazione della direttiva 2013/11/UE sull’ADR per i consumatori) che alla Parte V ha introdotto il Titolo II-bis concernente la nuova disciplina relativa alla risoluzione extra giudiziale delle controversie in materia di consumo (dall’art.141 all’art.141-decies).
Chi vuole conoscere meglio e orientarsi tra i settori affrontati dal Codice del consumo può trovare di seguito le risposte alle domande più frequenti (FAQ).
Testo consolidato del Codice del Consumo (normattiva.it)